La tradizione orale ci ha tramandato che verso il 1750 si sparse la voce che un terribile mostro con la testa di leone e quattro braccia lunghissime terminanti in terribili artigli vivesse nella zona tra Fossa e Preta.
Questo mostro, ricoperto di lunghi peli di colore arancione, lanciava dalla bocca scintille di fuoco che rotolavano fra gli alberi come pietre infuocate. La gente spaventata si rivolse al parroco Don Carlo Fiore, che in processione, pregando, piantò una grande croce di legno sulla sommità del Monte della Rocca.
Da allora il mostro non fu più visto.
Nel 1911 Don Tobisi Silvestri, parroco di Roccacasale, sostituì la predetta croce di legno con una di ferro. Da allora la sommità del Monte della Rocca è chiamata “La Crocella”.