Il fortilizio, con la sua funzione di difesa, favorì la sopravvivenza di un nucleo abitativo tanto piccolo, che non sarebbe resistito fino ad oggi.
Il castello di Roccacasale, posto a monte dell’abitato, situato a sud-est di Popoli, sulla strada per Sulmona, appartiene al tipo di castello-recintato a pianta triangolare e va posto in relazione con i castelli-recinti di pendio Aquilani situati sul percorso da Sulmona a L’Aquila, ovvero i castellli di Fossa, Barisciano, Popoli e San Pio delle Camere. Particolarmente vicina al castello di Roccacasale è l’iconografia di quest’ultimo, sebbene non manchino le differenze.
Il vertice del triangolo è occupato dalla torre; nel caso di San Pio delle Camere e anche di Popoli, è un puntone, mentre nel caso di Roccacasale presenta pianta trapezoidale quasi quadrata. Della torre è rimasta immune dalle ingiurie del tempo soltanto la parte volta a sud-est, mentre quella di sud-ovest e quella di nord-est sono andate per metà distrutte e nulla resta della parte volta a nord-ovest. I ripiani della canna della torre erano ottenuti mediante volte a botte, tranne l’ultimo. I resti della torre sono, comunque, sufficienti ad indicare l’importanza dell’elemento verticale della struttura non solo a livello difensivo ma anche configurativo rispetto alle orizzontalità delle terrazzature che segnavano sul terreno una sorta di linee di livello, conferendo a questo tipo di fortezza un andamento a gradoni.
Una particolarità del castello è che all’interno del recinto sono osservabili consistenti resti di veri e propri edifici in pietra: un rudere a sud-est della torre principale che potrebbe essere la base di un’altra torre, e una grande parete posta nel piazzale inferiore, a strapiombo sul paese con le sue aperture triangolari che un tempo furono probabilmente le finestre del palazzo vero e proprio. Si accedeva al suddetto piazzale, e di lì all’intero complesso, tramite una porta ad arco in una torre posta ad oriente con pianta all’incirca quadrata e che presentava, probabilmente sin dall’origine, tre lati soltanto: l’assenza del lato interno rispondeva alla strategia dell’attacco verso gli assalitori che si fossero impossessati della torre.
Negli ultimi anni l’intero complesso è stato posto a riattamento al fine di consolidare i ruderi e all’interno del piazzale principale è stata edificata una struttura, da adibire a museo e sala congressi, in acciaio, muratura e legno che si integra perfettamente con gli antichi resti.
Nonostante i fasti dell’antico monumento oggi siano solo storia, il Castello ha conservato intatta tutta la sua imponenza che traspare da ogni singola pietra, imponenza che dà un senso di protezione al roccolano e lascia affascinato il turista.